Stai a vedere che i nostri nonni avevano davvero ragione…

Guardare la TV fa ingrassare?

Stai a vedere che i nostri nonni avevano davvero ragione…
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Negli ultimi anni sempre un maggior numero di studi sembrano confermare questo fatto.
Sono poche le persone che fanno davvero attenzione all’atto del mangiare e alle sensazioni date dal cibo e dal masticare quando si trovano tra le proprie mura domestiche. Per una questione di abitudine e routine quotidiana la maggior parte delle persone tende ad essere attenta solo nella scelta iniziale del cibo e al primo boccone… dopodiché si attiva una sorta di meccanismo automatico.
Infatti, siccome possiamo mangiare potendo fare a meno di controllare tutti i movimenti necessari, spostiamo la nostra attenzione su altro. Solitamente quest’altro è proprio la televisione oppure il nostro smartphone e così iniziamo a controllare e-mail, sfogliare la home di Facebook o i post di Instagram della #farmacialariana.
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Ma come è possibile che mangiare guardando la TV o il cellulare possa davvero influire sul nostro peso corporeo?
La risposta la possiamo ritrovare nella domanda stessa, infatti così facendo non poniamo sufficiente attenzione a ciò che mangiamo.
Il senso di sazietà viene raggiunto tenendo conto di molti fattori tra cui quelli ormonali la fanno da padrona.
La leptina (dal greco leptòs, cioè «snello») prodotta dal tessuto adiposo o la grelina prodotta dallo stomaco sono due ormoni che hanno un ruolo importantissimo nella regolazione dell’ingestione e della spesa calorica: la grelina è l’ormone che stimola il senso di appetito (proprietà oressizzanti) e diminuisce il consumo di energia, la leptina regola il senso di sazietà.
Non dobbiamo però sottovalutare gli effetti psicologici 💬 che il pasto ha sul cervello. La mente infatti gioca un ruolo chiave nel senso di sazietà, in particolare centrali risultano essere la memoria e la percezione del “mangiare”. È stato infatti più volte documentato che molte persone con patologie che intaccano la memoria spesso mangino in eccesso senza rendersene conto.
[continua nei commenti…]
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[…]Conviene quindi prestare sempre attenzione a quello che passa dal piatto al nostro stomaco e goderci le sensazioni date dal cibo e dal masticare. Questo principio dovrebbe essere insegnato soprattutto da bambini, per farla diventare una buona abitudine quotidiana, che gioverà al palato e alla salute.
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In conclusione… grazie del consiglio nonni.

Vitamina C in farmacia Lariana

La vitamina C

In questi giorni non abbiamo potuto fare a meno di notare l’aumentata richiesta di vitamina C..
Non sappiamo se sia dovuto a uno dei soliti articoli fuffa di Facebook o simili, ma almeno vediamo insieme di cosa si tratta.
Il nome chimico è ACIDO ASCORBICO, una vitamina idrosolubile essenziale per l’uomo che può essere facilmente degradata dalla luce e dal calore; mai riscaldarla o farne tisane quindi. È per questo motivo che se facciamo una bella spremuta di arance è consigliabile berla subito per evitare l’ossidazione e quindi la perdita degli effetti benefici.
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VITAMINA C = ARANCIA, giusto?! SBAGLIATO Una delle concentrazioni più alte di vitamina C la si trova nel PEPERONE (166 mg ogni 100 g), mentre il kiwi è uno dei frutti che ne contiene di più (85 mg ogni 100 g di polpa fresca) e non le arance o i limoni (per entrambi 50 mg ogni 100 g). Un altro frutto ricco di vitamina C è la fragola (54 mg ogni 100 g).
La razione consigliata per l’adulto è di 60-80 mg/die, più o meno la stessa dose contenuta in un kiwi di medie dimensioni.
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VITAMINA C = INNALZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO?! NON PROPRIO: non agisce direttamente sul sistema immunitario, ma possiede una potente AZIONE ANTIOSSIDANTE, utile quindi a combattere lo stress ossidativo. Stess che potrebbe esporci più facilmente ad infezioni e malattie stagionali. I risultati di una recente meta-analisi (link nei commenti) hanno rivelato che la vitamina C NON È IN GRADO DI RIDURRE LE PROBABILITÀ DI PRENDERE UN RAFFREDDORE. È stato però confermato che la vitamina C ha effetti benefici sulla durata e la gravità dei raffreddori.
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Bene, allora è meglio eccedere con la vitamina C? Assolutamente NO, infatti assunzioni troppo alte di questa vitamina possono avere forti effetti lassativi, peggiorare l’acidità gastrica e il reflusso, favorire la formazione di calcoli renali (a causa dell’aumentata produzione di ossalati) fino ad andare incontro alla “dipendenza da vitamina C” che fa sì che il nostro corpo per funzionare adeguatamente richieda dosi sempre alte e costanti di questa sostanza. La brusca sospensione porterà quindi a sentirsi stanco e affaticato.

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