Herpes labiale

Herpes labiale ricorrente?

L’herpes labiale, il cui agente eziologico è il virus herpes simplex 1 (HSV-1) è una delle condizioni più frequenti per chi soffre di questo tipo di infezione. Si può trasmettere attraverso la saliva e quindi baci e rapporti interumani. Questo virus è il responsabile della formazione di vescicole localizzate prevalentemente sulle labbra o sulla mucosa nasale.

Perché si formano queste vescicole?

Come accade per tutti i virus per riprodursi essi sfruttano le cellule dell’ospite che in questo caso sono quelle epiteliali. La replicazione a spese delle cellule finisce col causarne la lisi (cioè la distruzione), il che scatena l’infiammazione a livello locale che determina la formazione della bolla.

La cosa peculiare di questi virus è che una volta contratta l’infezione primaria, cioè dovuta alla prima esposizione, rimarranno nel nostro organismo per sempre.

In particolare, andranno a rintanarsi nei neuroni dell’ospite (a livello del nucleo del ganglio di Gasser del nervo trigemino). Mossa furba perché essendo i neuroni cellule perenni che non possono riformarsi una volta morte, il nostro sistema immunitario non ci penserà proprio ad attaccarli, a differenza invece delle cellule epiteliali che verranno prontamente attaccate e distrutte. Quindi questi virus in queste cellule nervose rimarranno latenti per anni, pronti ad attaccarci.

Ogni volta che ci ritorna l’herpes labiale, quindi, non è dovuto a un’infezione esogena, cioè un’infezione in cui il microrganismo viene acquisito dall’esterno come nell’infezione primaria, ma è piuttosto un’infezione dovuta alla riattivazione del virus che avviene in particolari condizioni come ad esempio:

  • periodi di intenso stress
  • diminuzione delle difese immunitarie (per via dell’assunzione di alcuni tipi di farmaci o malattie)
  • attacchi febbrili e stati influenzali
  • alimentazione scorretta
  • esposizione ad agenti atmosferici (esposizione prolungata e non controllata ai raggi solari)

Ma non temere!!! Una soluzione per ridurre i sintomi e per trattare la patologia c’è!
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